ECOMMERCE TREND 2019 Per competere è necessario investire nei propri asset digitali

Montag, 3. Juni 2019

Crescita a doppia cifra per l’eCommerce in Italia nel 2019, con il valore degli acquisti che supererà i 31,5 miliardi di euro, in crescita del 15% sul 2018.

Sono i dati dell’Osservatorio eCommerce B2C promosso dal Consorzio Netcomm e dalla School of Management del Politecnico di Milano. 

Nonostante l’acquisto in rete di prodotti si confermi maggiore rispetto a quello dei servizi, questi ultimi raggiungeranno i 13,3 miliardi di euro (+7% sul 2018).

A proporsi come settore emergente nel commercio elettronico il Food, con un +39% per un valore di quasi 1,6 miliardi di euro.

Nei servizi, invece, il comparto principale rimane il Turismo (10,8 miliardi di euro, +8%).

Nel complesso, la penetrazione dell’online sugli acquisti retail supera nel 2019 il 7% (6% per i prodotti, 11% per i servizi) e si avvicina lentamente ai tassi a doppia cifra che altri Paesi europei - come Regno Unito, Francia e Germania – già registrano.

L’Italia detiene, infatti, la quota di popolazione che compra online più bassa in assoluto in Europa: il 44% contro il 68% della media europea e solo il 10% delle imprese italiane vende i propri prodotti online.

Come e dove acquistano gli eShopper italiani?

Per il settore Travel, sono interessanti l’analisi delle dinamiche d’acquisito e la scelta del luogo d’acquisto: il 57% dei consumatori viaggiatori predilige il marketplace; il secondo luogo preferito risulta il sito del Service Provider (per il 34%).

Il customer journey degli acquisti online è molto articolato e differenziato per settori. Prima di procedere con un acquisto onlinei consumatori attivano in media 1,6 touchpoint (contro lo 0,9 per gli acquisti offline).

Chi beneficia di questi alti tassi di crescita? 

Principalmente le Online Travel Agency. Alla luce dell’alta competitività delle piattaforme di prenotazione di viaggi e hotel, gli operatori indipendenti devono tenere in considerazione l’importanza degli investimenti nei canali che controllano: dai siti web, ai social media, ai blog… tutti asset strategici per entrare in contatto con il consumatore digitale.

Gli 8 tipi di consumatore digitale: 

Sulla base di tre dimensioni del comportamento di acquisto, ossia i touchpoint utilizzati, i trigger e il canale con cui si è finalizzato l’acquisto (online/offline), sono stati individuati 8 cluster differenti di consumatore:

  • One stop shop (39,2%): per questo profilo di consumatore, l’acquisto online è la risposta a un bisogno e non è preceduto da un percorso di orientamento, né offline, né online.
  • Don Chisciotte (13,1%): ha un percorso di orientamento articolato e prevalentemente online, molto influenzato dagli altri utenti e dalle recensioni.
  • Online, no grazie (12,8%): sono quelli che acquistano solo in negozio, mai online. L’acquisto non è quasi mai preceduto da un processo di orientamento e informazione ed è “immune” a stimoli push.
  • Da influencer a influenceable (9,5%): per questo tipo di consumatore, sia l’acquisto, sia il processo di orientamento avviene prevalentemente tramite canali offline e media tradizionali, ed è molto attento al parere degli “esperti”.
  • Stick to the offline (7,7%) sono quelli che utilizzano con disinvoltura i touchpoint digitali per orientarsi nei suoi acquisti offline.
  • Social first (7,7%): il percorso di acquisto di questi utenti, sensibili ai trigger online e offline, è particolarmente influenzato dalle recensioni e dalle opinioni di amici e influencer.
  • Online, but I need to see it (6,7%): il customer journey di questi utenti avviene prevalentemente offline, anche se i social fanno eccezione. Sono sensibili ai trigger, ma prima dell’acquisto online necessitano di vedere fisicamente il prodotto in negozio.
  • Informivori (3,1%): sono i consumatori molto sensibili ai trigger, il cui percorso di orientamento è molto articolato e prevede l’attivazione di tutti i touchpoint possibili sia online che offline.

Fonti:

Osservatorio eCommerce B2C 2019 promosso dal Consorzio Netcomm e dalla School of Management del Politecnico di Milano;

Analisi netRetail 2019, lo studio Netcomm effettuato in collaborazione con Kantar;

Ricerca realizzata da Netcomm in collaborazione con Diennea.