Sostenibilità: driver per la ripartenza del settore turistico-alberghiero

Montag, 27. April 2020

Abbiamo più volte parlato di Eco Hotel e nuove proposte di ospitalità green, temi che, secondo gli esperti, diventeranno sempre più rilevanti per il settore turistico alberghiero nel post lockdown.

Subito dopo la qualità di sanificazione degli ambienti, sarà infatti la sostenibilità a guidare le scelte dei consumatori, nella Fase 2 dell’emergenza Covid-19.

Anche in questo ambito la differenziazione dell’offerta fornirà vantaggi competitivi agli hotel e alle strutture ricettive più creative e originali.

Italiani e sostenibilità 

In occasione della 50esima Giornata Mondiale della Terra – celebrata lo scorso 22 aprile – è stato pubblicato il 6° Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile a cura di LifeGate in collaborazione con Eumetra MR. Dallo studio emerge che gli italiani interessati alla sostenibilità sono circa 36 milioni; i più sensibili sono soprattutto i giovani (la Generazione Z) e le donne, anche se il fenomeno è generalmente in crescita.

Per il ceo di LifeGate, «questo momento difficile ci ha obbligato a fermarci, come individui e come Paese, a riflettere sulla futilità di tante cose che ritenevamo essenziali. Questa nuova consapevolezza non può che accelerare il passaggio verso un’economia resiliente e sostenibile».

Per molte attività – soprattutto del mercato dell’ospitalità – la ripartenza potrebbe rappresentare una concreta opportunità di radicale cambiamento, accelerando la svolta green attraverso la tecnologia e un nuovo approccio nella gestione delle risorse, degli spazi e dei servizi per gli ospiti.

Il nuovo concetto di vacanza tra valori e stili di vita 

L’epidemia da coronavirus ha reso i viaggi meno accessibili, cambiando nella mente dei consumatori il concetto di vacanza. Si parla, per esempio, di “effetto cocooning”, un turismo caratterizzato dalla ricerca di sicurezza all’interno della propria casa, oppure di turismo slow e a chilometro zero, in cui la meta e la durata contano relativamente poco.

Secondo alcuni rappresentanti dell’industria dell’hotellerie, l’albergo ricoprirà un ruolo centrale nella scelta delle destinazioni turistiche. Gli albergatori dovranno quindi rispondere in modo adeguato alle mutate esigenze dei clienti che si aspettano comunicazioni chiare, modalità di prenotazione semplici e flessibili e una proposta di servizi declinata sul territorio e compliance con le norme di sicurezza e l’attenzione all’ambiente.

La sostenibilità è strettamente collegata alla sicurezza in ambito igienico-sanitario: offrire prodotti a km zero garantisce, per esempio, una filiera più corta, minor rischio di contaminazioni, minor inquinamento dovuto ai trasporti, oltre al notevole valore aggiunto della genuinità e della tipicità del territorio.

La digitalizzazione di alcuni processi è di notevole supporto nella gestione quotidiana di hotel e ristoranti, sia in ottica eco-friendly che per le best practice igieniche. Alcuni esempi: ci sono robot in grado di gestire autonomamente check-in e check-out degli ospiti, evitando sovraffollamenti; un menu virtuale a cui accedere mediante il proprio smartphone, rende il ristorante paper-free ed evita il contatto.

La sostenibilità, quindi, fa bene non solo al pianeta ma anche al business!

Last but not least: i rapporti umani. Alla stretta di mano si dovrà ovviare con un bel sorriso e con parole e gesti di calorosa ospitalità.