Lo spazio giusto per il turismo outdoor

La vacanza outdoor cambia forma e cambia anche il modo di presentarsi delle strutture ricettive che si modificano presentando nuove idee di ospitalità all’aria aperta: camping e camping village, agriturismi e rifugi, glamping e tanto altro.


In tenda o in unità abitative mobili create ad hoc e immerse nella natura, ma con stile. Sembra questo uno dei principali orientamenti del turismo all’aria aperta che quest’anno ad Hospitality ha uno spazio dedicato per tutti gli operatori del mondo HoReCa.  Ma come si devono porre le strutture per cogliere questo fenomeno? Cosa cercano gli ospiti in una vacanza outdoor?

Ne abbiamo parlato con Crippaconcept, principale produttore di mobile home e lodge tent Made in Italy, che ha sviluppato il proprio know-how nel settore outdoor in oltre cinquant’anni di storia e portato nuovi valori nel turismo open air.  Ne abbiamo parlato anche qui.

L’identikit del turista outdoor: green, relax e sport
La vacanza all’aria aperta offre diversi fattori attrattivi per il viaggiatore. Il principale è proprio il contatto con la natura e gli spazi aperti. «Ha meno giorni a disposizione e quelli che ha vuole viverli intensamente, è per questo alla ricerca  di esperienze – sottolinea Sergio Redaelli, Amministratore Delegato di Crippaconcept. – Il turista outdoor non identifica la vacanza semplicemente come destinazione, ma come un mix di fattori e di servizi che valorizzano quello stesso  luogo, a partire dall’alloggio.»

Una caratteristica del glamping è proprio l’equilibrio tra ambiente naturale e abitativo, unico nel suo genere, a cui si aggiunge l’esperienza: cura dell’offerta culinaria legata al patrimonio enogastronomico locale, spazi di privacy  e relax, aree wellness con spa, fitness, attività sportive e di svago per adulti e bambini. Sarà proprio la capacità di creare una proposta inedita ad attirare i clienti nel settore glamping.

Open-air nella new era con sostenibilità e accessibilità
Il settore outdoor si impegna a far dialogare due anime, quella intrinseca legata alla conservazione dell’ambiente naturale e quella vicina ai suoi ospiti nel creare un’accoglienza accessibile a tutti. Perché come ricorda sempre Roberto Vitali, fondatore  di Village for All che quest’anno ha una collaborazione con Hospitality proprio sul turismo accessibile, le persone con disabilità che fanno turismo sono turisti. Ce ne ha parlato nella sua intervista.

«L'imprenditoria del settore open-air ha imparato a creare soluzioni alternative - spiega Redaelli - come, ad esempio, rendere accessibile un ambiente naturale senza compromettere il paesaggio. Come operatori del settore, ci impegniamo costantemente  nella progettazione e innovazione per garantire l'accessibilità dello spazio naturale nel rispetto delle norme a tutela del paesaggio e dell’ambiente.»

Le norme che regolamentano il settore dell'ospitalità all'aria aperta, infatti, prendono in considerazione anche temi di sostenibilità, che rappresentano un fattore cruciale per chi opera in questo settore. «La Natura è il nostro patrimonio più prezioso e la sua tutela è la nostra priorità assoluta come settore. – Continua Sergio Redaelli. – Fondamentale pertanto è la reversibilità degli interventi. In questo senso, per esempio, le mobile home si inseriscono all’interno di un processo di economia circolare che parte dalla filiera di approvvigionamento  dei materiali con cui sono realizzate e che consente - una volta giunti al termine del ciclo di vita - di smontare e riciclare tutte le componenti, al fine di ridurre al minimo la quantità di rifiuti prodotti, attraverso il loro riutilizzo in nuovi  ambiti. Inoltre, l'installazione di mobile home non richiede fondazioni, evitando così il consumo di suolo. E questo vuol dire che, in caso di smantellamento o rinnovamento del villaggio vacanze, il sito può essere riportato alle condizioni originarie  senza difficoltà.»

Progettare con una visione green e produrre con materiali ecologici genera un circolo virtuoso economico e sociale che coinvolge fornitori e imprenditori della ricettività open air, contribuendo a sviluppare paesaggi antropici non invasivi e in armonia  con l’ambiente.

L’appuntamento ad Hospitality, dal 6 al 9 febbraio 2023 a Riva del Garda
L’edizione 47 di Hospitality sarà ricca di proposte e contenuti esclusivi dedicati al turismo all’aria aperta, anche grazie all’accordo siglato con FAITA FederCamping.  Oltre alla presenza di aziende, fornitori e partner del mondo outdoor – glamping, wood house, natura e sport – la manifestazione propone, nell’Outdoor Boom Arena del padiglione A2, un palinsesto di appuntamenti sull’ospitalità open-air con focus su lago e montagna.

Tra questi anche il talk “GARDAPASSION: Punto | Parole | Riflessioni| Tendenze | Ispirazioni” organizzato da Crippaconcept che presenterà nuove idee per il glamping portando l’esempio di quanto fatto in un territorio a forte vocazione turistica e  che ha sempre saputo sperimentare, il lago di Garda.