Pianta dalle numerose proprietà benefiche, la lavanda è nota per il suo colore allegro e per la fioritura profumata. Può essere utilizzata in campi diversi dall’industria cosmetica a quella alimentare e liquoristica e anche nel campo della mixology.
Le specie della lavanda ad oggi conosciute sono circa 47 ma solo alcune di queste sono indicate per l’utilizzo nei cocktail.
La lavanda è una pianta aromatica molto versatile nel suo utilizzo in miscelazione perché è molto facile e veloce estrarne l’aroma, prestando comunque molta attenzione al tempo di miscelazione per non rovinare il drink.
Gli usi possono essere dei più disparati: con una semplice infusione è possibile aromatizzare dell’acqua che poi potrà essere trasformata in sciroppo o uno seltzer o un liquore o creare tinture alcoliche da spruzzare sui drink oppure da miscelare con altre tinture per creare dei bitters.
Un suggerimento per un cocktail primaverile da Leonardo Veronesi:
Caffè con acqua aromatizzata alla lavanda, unito a estratto di ananas, spremuta di limone e arancia, sciroppo alla mandorla e blend di rum agricoli e melassa.
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