Dalle strutture ricettive ai mezzi per raggiungerle, oltre che fruibilità delle attività, posizionamento e arredamento delle camere. E, soprattutto, informazioni chiare, sicure e aderenti alle necessità. Sono solo alcuni degli aspetti che rendono il turismo
accessibile, una caratteristica imprescindibile per offrire ospitalità e ristorazione all’insegna della sostenibilità.
I passi dell’Ho.Re.Ca. verso l’accessibilità
“Avremo superato il problema quando non parleremo più di ospitalità accessibile ma semplicemente di ospitalità.” Parte da qui la vision di Village for all – V4A, il primo network Italiano di ospitalità accessibile fondato da Roberto Vitali e Silvia Bonoli, con cui Hospitality ha siglato un accordo per la promozione, il supporto e la formazione di imprese e professionisti della ristorazione e dell’hôtellerie per il turismo accessibile.
Cosa si intende per accessibilità in ambito Ho.Re.Ca.? L’accessibilità è una caratteristica ampia, che sottende un’uguaglianza in grado di consentire la partecipazione di ognuno alla vita sociale. Non va intesa solo come supporti o agevolazioni alle persone con disabilità ma a tutte le persone con esigenze speciali come gli anziani, le famiglie con bambini o chi ha particolari esigenze alimentari. Ne abbiamo parlato anche nella nostra news "Esigenze alimentari per ospitalità e ristorazione"
La società ha sempre affrontato l’accessibilità attraverso norme da rispettare e regole per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Village for all - V4A sposta l’attenzione dalla disabilità alla persona. “Non sono certo le disabilità quelle su
cui ci dobbiamo concentrare, ma le esigenze delle persone – sottolinea Roberto Vitali nella sua intervista per Hospitality. - Le norme sono il livello minimo dal quale ci dobbiamo discostare se vogliamo puntare alla qualità.
Perché ospitalità accessibile significa il massimo livello di qualità. Una struttura in grado di ospitare chi ha un'esigenza difficile e complessa, sarà una struttura inclusiva, e ciò che mette in campo per questa esigenza più complessa fa la
differenza nella percezione di una qualità più alta da parte di tutti gli ospiti”.
Guarda l’intervista integrale sul nostro canale YouTube.
Oggi le persone con disabilità sono il 15-20% della popolazione italiana, questo vuol dire che le strutture non accessibili stanno lavorando solo con l’85% del mercato. Un mercato che può valere fino al 20% del fatturato annuale. A questo si aggiunge
che entro il 2035 si stima che il 34% della popolazione europea avrà più di 65 anni.
La collaborazione di Hospitality con Village for all
Village for all nasce nel 2004 con l’obiettivo di dare informazioni chiare e sicure in merito all’accessibilità di luoghi e strutture destinate al turismo. In trent’anni di attività V4A ha ideato un sistema che supera la classica certificazione di accessibilità basata sulle norme ma, attraverso alcuni algoritmi e dei criteri oggettivi ha creato un network di strutture inclusive che trasmettono informazioni affidabili.
La collaborazione con V4A consente a Hospitality di avvalersi dell’importante esperienza del network per integrare nel proprio percorso espositivo della fiera fornitori di prodotti e servizi specializzati, oltre ad arricchire il palinsesto di eventi con appuntamenti dedicati al turismo accessibile. Sarà l’opportunità per gli operatori dell’Ho.Re.Ca. di scoprire soluzioni per realizzare e valorizzare un’accoglienza sostenibile ed inclusiva a 360 gradi.
“Il percorso verso l’accessibilità va affrontato mettendo le persone nelle condizioni di sceglierci in base alle informazioni che, come struttura, siamo in grado di dare – ricorda infine Roberto vitali. - Perché è ben diverso essere scelti rispetto ad auto-accreditarsi Facciamoci scegliere in base a dati e informazioni oggettive in base alle proprie esigenze esattamente come gli altri turisti”.
Perché, come Roberto Vitali ricorda nel suo motto: le persone disabili che fanno turismo sono turisti.
Melde dich an
Verbinde dich mit deine soziale Netzwerke an Hospitality um deine Liebligsevente zu speichern