Il Food è uno dei comparti più forti e significativi dell’economia del nostro Paese, nonché bandiera del Made in Italy nel mondo. La crisi ha modificato stili di vita e modalità di lavoro, influendo anche sui modelli di consumo di cibo e bevande. Uno sguardo ai nuovi trend e a quelli consolidati può essere d’aiuto per il rilancio dell’ospitalità e della ristorazione italiana.
Cosa vogliono i consumatori?
Secondo il Food Industry Monitor 2020, osservatorio di riferimento per il settore realizzato dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, i temi chiave della ripartenza sono salute, sostenibilità e innovazione.
L’interesse degli italiani a tavola è concentrato sulle caratteristiche nutrizionali e sui temi della tradizione. Il modello di business vincente risulta infatti l’offerta salutista che prevede utilizzo di materie prime di origine biologica, oppure di prodotti ottenuti con processi di trasformazione poco invasivi, senza additivi e conservanti artificiali o con benefici di tipo funzionale, ovvero cibi salutari negli effetti.
Made in Italy asset economico e culturale
Dopo il prestigioso riconoscimento attribuito alla pizza margherita nel 2017 e prima ancora, nel 2013, alla dieta mediterranea, considerata “bene transnazionale”, è stato candidato il caffè espresso napoletano come “Patrimonio Immateriale dell'Umanità Unesco”.
Il dossier di candidatura sottolinea come la cultura dell’espresso italiano vada oltre la “semplice” bevanda arabica: si tratta infatti di un vero e proprio rituale ricco di storia, che ha dato vita a tradizioni diffuse ovunque, come quella del caffè sospeso che evoca il senso dell’ospitalità, della solidarietà e della convivialità.
Record storico per la birra in Italia
Ottime performance in ambito Beverage per il settore brassicolo. Come emerge dall'Annual Report 2019 di AssoBirra, nel nostro Paese il comparto ha registrato, per il terzo anno consecutivo, un aumento nella produzione rispetto al 2018 (+5%) e un boom dell'export (+13%). Record storico sul fronte interno per i consumi di birra, che hanno superato la quota dei 20 milioni di ettolitri con una crescita del 2,6% rispetto al 2018 e un incremento anche sui consumi pro-capite.
Twist on classic per la mixology
Il caldo e le lunghe serate estive impattano anche nella scelta dei cocktail, privilegiati quelli dalle note fresche e profumate. Scelte stravaganti? Niente affatto: sono i grandi classici della miscelazione a trionfare, lasciando però spazio alla creatività dei bartender e mixologist che mutuano alcuni segreti della cucina, come il sentore di basilico e cocco. Gli spirit più utilizzati? Rum e distillati dai sapori sapidi come gin e vodka.
Food pairing
Attuale la tendenza di abbinare ad arte i drink con pietanze prelibate e ricercate. Nei menù di bar e ristoranti sono tanti gli abbinamenti inaspettati: Negroni, Mojito e Moscow Mule per una cena a base di pesce.
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