La crisi sanitaria globale e l’impatto che questa sta avendo sulle vite delle persone ha rafforzato un concetto fondamentale: il valore della salute, con la necessità di tutelarla attraverso una rinnovata attenzione a stili di vita equilibrati e soluzioni di benessere preventive.
La pandemia ha alimentato il desiderio delle persone di prendersi cura di sé in maniera sistemica e proattiva, attraverso una visione d’insieme che connetta aspetti fisici, mentali, emotivi e spirituali. La tendenza ad abbracciare un approccio olistico alla salute porta con sé nuove opportunità per l’industria del benessere che si sta adattando e preparando al mondo post-pandemia.
Accessibilità e digitalizzazione del benessere
I comportamenti dei consumatori nell’acquisto di prodotti per la salute stanno cambiando radicalmente e, al contempo, si rivela cruciale il percorso di digitalizzazione atto a semplificare, modernizzare e migliorare l'accesso ai trattamenti, rivoluzionando le attività dei professionisti olistici e del benessere.
Come riportato nello studio “Wellness to Wellbeing: New Narratives of Care”, la telemedicina sta rapidamente guadagnando terreno. Con il crescente interesse per trattamenti alternativi, un gran numero di startup nel campo della salute olistica sta introducendo nuove piattaforme digitali utili a fornire un servizio più accessibile ed educativo, per rispondere all’esigenza delle persone di ottenere maggiore autonomia nel controllo del proprio benessere e con l’opportunità di fornire i propri prodotti a un pubblico più ampio. La startup WellSet ad esempio consente ai clienti di prenotare appuntamenti privati con professionisti del benessere in base a specialità, posizione, prezzo e valutazioni degli utenti, favorendo l’accessibilità economica e il benessere collettivo. La libreria digitale Liminal offre invece contenuti informativi gratuiti e laboratori virtuali, mentre la piattaforma Mindleap consente alle persone di entrare in contatto con specialisti in salute mentale, combinando la telemedicina al monitoraggio dell'umore, delle emozioni e delle abitudini.
Offerte olistiche come strategia di vendita
A fronte della crescente attenzione al legame tra rigenerazione fisica e mentale, marchi e rivenditori dovrebbero puntare a rinnovare i propri punti vendita privilegiando offerte olistiche con particolare attenzione all’aspetto educativo e informativo.
Un esempio ci arriva dalla catena di farmacie statunitense Rite Aid, che nell'ottobre 2020 ha lanciato una campagna di rebranding per proporre un esperienza di salute inedita ai propri clienti, con la promessa di offrire una consulenza nuova e distintiva, certificando tutti i suoi farmacisti come specialisti in medicina tradizionale e alternativa.
L’approccio olistico al benessere ha influenzato anche il settore dell'ospitalità: nel dicembre 2020, il Punta Vitality Hotel in Croazia ha lanciato ad esempio un nuovo pacchetto denominato “Space to Breathe” includendo accessi termali illimitati, escursioni con climatoterapia e elisir quotidiani per il sistema immunitario. Nello stesso mese, RAKxa di Bangkok ha offerto uno speciale ritiro olistico in cui poter combinare trattamenti medici avanzati con diversi obiettivi di salute e soluzioni anti-stress.
Dal boom del CBD alla medicina alternativa
Complice lo stress e l’ansia provocati dall’isolamento, nel periodo della pandemia si è assistito anche a una crescita dell'industria del CBD, sintomo di una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori rispetto ai vantaggi di questo prodotto per la salute. Nielsen prevede addirittura che il mercato statunitense del CBD derivato dalla canapa raggiungerà $ 6,9 miliardi entro il 2025, tre volte tanto rispetto al 2020.
L'industria sta anche assistendo a una sempre maggior diversificazione dei consumatori. Il sondaggio di Nielsen “Thinking Beyond the Buzz” ha rilevato ad esempio che, mentre le nuove generazioni Z e i Millennials costituiscono il 35% dei consumatori, sono sempre più numerosi gli adulti alla ricerca di soluzioni alternative e preventive per alleviare ansia, dolore e sonno.
Con l’attenzione alla prevenzione aumenta anche l’interesse verso la medicina alternativa, che i rivenditori dovrebbero monitorare in relazione alle proprie offerte, a partire dall’interesse crescente per la medicina tradizionale cinese. In tale direzione, nel Dicembre 2020 il ministero della salute thailandese ha approvato in cinque ospedali statali l’uso della fitoterapia per il trattamento Covid-19. L'India inoltre ha pubblicato linee guida per il trattamento di pazienti affetti da Covid in misura lieve tramite ayurveda e yoga, e sta collaborando con il Council for Scientific and Industrial Research per pianificare sperimentazioni cliniche sistematiche di medicinali ayurvedici.
Sicurezza e trasparenza
Il rinnovato interesse verso un approccio olistico alla salute sta rendendo dunque l’industria del benessere protagonista di un radicale processo di trasformazione: un cambiamento che è già in atto e che porta con sé nuove opportunità, ma che deve puntare a mantenere elevati standard di sicurezza e trasparenza, per rispondere alle nuove e mutate aspettative di consumatori sempre più attenti e consapevoli.
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