Internazionalizzazione e mercato, la ricetta per crescere nell’Ho.Re.Ca.

Monday, December 19, 2022

Buyer Programme

“Incontrare partner affidabili, conoscere nuove soluzioni e soprattutto creare un network per crescere nel mondo dell’ospitalità e della ristorazione, è questo l’obiettivo di chi partecipa ad Hospitality. Con il Buyer Programme questa rete è ancora più  efficace, preparata e business oriented”, spiega Giovanna Voltolini, exhibition manager di Hospitality – Il Salone dell’Accoglienza.


Buyer Programme di Hospitality: internazionale e business per l’Ho.Re.Ca.

L'industria alberghiera e del turismo rappresenta circa il 10% del PIL mondiale e si stima che al mondo ci siano quasi 190 mila hotel con più di 17 milioni di camere (Fonte STR). Non è da meno il settore della ristorazione che nel 2021 ha mosso un giro d’affari da 2.221 miliardi di euro, in cui l’Italia rappresenta circa 205 miliardi di euro e si posiziona tra i primi 10 Paesi a livello globale (Fonte Deloitte Food Service Market Monitor 2022). 

Un mercato molto vasto con un importante potenziale di crescita sia per alberghi, strutture ricettive, bar, caffè e ristoranti, che per l’indotto rappresentato da produttori, fornitori e distributori. 

In questa intervista abbiamo chiesto a Giovanna Voltolini, exhibition manager di Hospitality, di spiegarci in cosa consiste il Buyer Programme e quali sono i vantaggi per gli espositori e i visitatori della 47esima edizione, in scena a Riva del Garda dal 6 al 9 febbraio 2023.


D. Perché partecipare al Buyer Programme di Hospitality?

R. Il Buyer Programme nasce per favorire e dare ulteriore impulso all’incontro e alle relazioni tra domanda e offerta durante la Fiera. Il programma si rivolge a tutti gli operatori del settore alberghiero e della ristorazione: dagli hotel alle pizzerie; dai wine bar alle caffetterie e pasticcerie; dai progettisti, architetti e designer che si occupano di Ho.Re.Ca., fino ai centri wellness, i wine resorts e tanti altri.


D. Quali sono i vantaggi di entrare nel Buyer Programme?

R. Chi si candida ed entra nel Buyer Programme farà parte di un gruppo ristretto di selezionati buyer che può accedere ad un’esperienza di visita della Manifestazione personalizzata ed esclusiva, beneficiando di numerose agevolazioni, sia per raggiungere e soggiornare a Riva del Garda che nella gestione effettiva della fiera, dalla programmazione degli appuntamenti all’accesso a tutti gli eventi formativi.


D. Come si inserisce nel percorso di internazionalizzazione di Hospitality?

R. Il programma ha anche l’obiettivo di favorire l’attività internazionale di chi partecipa ad Hospitality, grazie al coinvolgimento di buyer esteri selezionati con la collaborazione di una rete di delegati esperti sui settori di interesse della fiera (dal contract al food and beverage). Un progetto di incoming iniziato negli anni scorsi che si interseca con l’ulteriore tassello della certificazione di manifestazione internazionale, che rappresenta una garanzia di qualità della fiera per collaboratori e soggetti istituzionali e consente agli espositori di accedere a potenziali fondi per la partecipazione.


D. Un’esperienza da vivere fisicamente in Fiera, quindi, non solo in digitale.

R. Il digitale ci ha aiutato in un momento di emergenza. Ma essere fisicamente in Fiera è fondamentale. Tutti i prodotti e i servizi, non solo quelli del food and beverage, hanno bisogno di esperienza e la Manifestazione offre l’opportunità di testare, osservare in funzione e rispondere immediatamente a qualsiasi domanda e curiosità. Le persone hanno la necessità di incontrarsi per costruire un rapporto di fiducia e stabilire formule di collaborazione che possono nascere sia da un appuntamento programmato che da un incontro casuale, proprio durante la visita alla manifestazione.


D. Un obiettivo comune quindi per tutto il settore Ho.Re.Ca.

R. Esattamente. Hospitality ogni anno si impegna con i suoi espositori e i suoi visitatori nel portare novità e occasioni per ampliare il business. Il Buyer Programme ci consente di rafforzare la presenza sia a livello nazionale che internazionale e contribuire alla circolazione della conoscenza, dalle innovazioni di prodotto ai materiali, dai sistemi produttivi alle nuove tecnologie.