Per la prossima edizione di Hospitality la Federazione Italiana Cuochi porterà in scena l’alta formazione per gli associati e i giovani talenti, show cooking dedicati al senza glutine e ai piatti della tradizione locale e momenti di approfondimento sulle azioni contro lo spreco alimentare.
In cucina chi non si forma, si ferma
La Nazionale Italiana Cuochi, che rappresenta l'Italia nelle competizioni culinarie mondiali, incontrerà le scuole alberghiere che visiteranno la fiera. I giovani aspiranti cuochi avranno occasione di ampliare la propria cultura professionale attraverso il confronto e la condivisione di esperienze, competenze ed entusiasmo.
La cucina del futuro è sempre più tradizionale
Sembra quasi una contraddizione ma i grandi chef, ciascuno con il proprio stile, sono sempre più inclini alla ricerca e al recupero dei piatti tradizionali locali da riproporre in modo innovativo. Il ruolo del cuoco professionista è quello di compiere le azioni giuste nella preparazione dei cibi attraverso la conoscenza tecnica e scientifica, innovando quindi la cucina tradizionale. Oggi portare in tavola un piatto tipico significa, da un lato, rispettare la ricetta tradizionale e utilizzare materia prima locali, dall’altro, adottare tecniche di preparazione e di cottura innovative e presentare il piatto con creatività e nuovi stili.
In ogni piatto ci sono ingredienti, abilità personali, produttori, luoghi e consuetudini che sopravvivono nel tempo grazie a un continuo processo di creatività e contaminazioni culturali.
Nella cucina gluten free mai improvvisare
Secondo Coldiretti, nel nostro Paese si spendono 320 milioni di euro l’anno per l’acquisto di prodotti senza glutine e circa il 58% dei ristoranti propone menu per celiaci. La presenza di proposte gluten free rappresenta certamente un vantaggio competitivo per i ristoratori, a patto che si rispettino determinati standard di sicurezza e si proponga un’offerta abbastanza variegata. Oggi dichiarare di fare ospitalità anche per celiaci non significa avere in dispensa prodotti confezionati senza glutine.
Per soddisfare le esigenze di clienti che soffrono di allergia o intolleranza al glutine, i cuochi devono acquisire tecniche e conoscenze adeguate alla preparazione e alla somministrazione dei piatti che siano gustosi e creativi.
FIC affronterà il tema in fiera in collaborazione con l’Associazione Italiana Celiachia del Trentino che dedica alle imprese del fuori casa un programma ad hoc di consulenza, formazione, controllo e comunicazione.
Prevenzione e riduzione dello spreco alimentare nella ristorazione
La figura del cuoco è sempre più strategica per l’intera food industry con alcuni nomi che sono riconosciuti come influencer non solo di tendenze alimentari e culinarie ma anche nella lotta allo spreco alimentare. In cucina nulla deve essere sprecato e quelli che spesso sono considerati scarti di cibo, grazie alla creatività dei cuochi, diventano piatti di tendenza anche in ristoranti di prima classe.
FIC, partner del progetto UE Life Foster, anche per la prossima edizione di Hospitality, proporrà un seminario di approfondimento e un cooking show per ridurre lo spreco alimentare, in collaborazione con l’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo.
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