Dalla parola al micromondo. Basta aggiungere un cancelletto davanti al sostantivo e questo diventa una piazza virtuale che riunisce tutti gli utenti che si interessano a un determinato argomento e ne parlano sul web. Che sia Facebook, Twitter, Pinterest o Instagram, ogni social ha il proprio modo di utilizzare questo strumento che serve a identificare dei topics, per permettere agli utenti social di trovare più facilmente un post o un’immagine collegato a un argomento e partecipare alla discussione, ma anche per incoraggiare a partecipare alla discussione su un argomento indicandolo come interessante. Soprattutto per il marketing di hotel e ristoranti, l’hashtag sta diventando uno strumento sempre più importante, in quanto – se utilizzato correttamente - consente di attrarre il target desiderato senza alcuna spesa di promozione.
Il mondo dell’hotellerie e della ristorazione ha moltissime potenzialità in questo senso, vista la sempre più crescente tendenza a parlare di cucina e viaggi e a fotografare panorami e pietanze per poi condividerle sui social. L’hashtag si presta a un numero pressoché infinito di utilizzi, ma ci sono delle regole da rispettare per renderlo efficace e attirare pubblico nel suo locale.
#BRANDEDHASHTAG
L’hashtag con il vostro brand name è fondamentale: dovreste usarlo in tutti i vostri contenuti e promuoverlo ovunque – anche all’interno della struttura, in calce alle email, sul materiale cartaceo, in modo che i vostri ospiti siano stimolati a utilizzarlo facendovi così pubblicità gratuita (e molto credibile, dal momento che gli utenti tendono a fidarsi molto più di chi è già stato ospite di una struttura piuttosto che della comunicazione ufficiale). Gli ospiti amano condividere le proprie esperienze positive in viaggio o al ristorante: vi siete mai domandati quante occasioni state perdendo, non comunicandogli il vostro hashtag ufficiale? Incentivateli in ogni modo a utilizzarlo: è la promozione migliore per il vostro brand.
Ma come si sceglie il branded hashtag?
Cercate sui social l’hashtag con il nome del vostro locale. Innanzitutto è probabile che già molti ospiti lo abbiano utilizzato nelle loro condivisioni. In questo caso cominciate a seguirli, entrate in contatto con loro, ri-postate e ri-condividere i loro contenuti: è un modo molto efficace per stabilire una relazione con loro, farli sentire importanti e acquisire maggiore visibilità. È molto importante che il branded hashtag sia originale. Se dunque avete degli omonimi che già lo utilizzano, aggiungete una parola che vi caratterizzi [la città, il tipo di esperienza proposta, la tipologia di cucina o altro]. Il branded hashtag deve essere unico: i contenuti che riguardano voi non devono confondersi con quelli di altre strutture per non generare confusione negli utenti e per caratterizzarvi al meglio. Non scegliete nemmeno un hashtag troppo complesso: gli ospiti devono essere il più possibile agevolati a utilizzarlo e una sequenza di parole troppo lunga o complessa potrebbe scoraggiarli.
#YOURCITY
Potete inserire tutti gli hashtag del mondo, ma se non vi localizzate sarà tutto completamente inutile. Non solo: inserendo l’hashtag della città i vostri contributi si renderanno visibili all’interno di conversazioni in cui altri utenti stanno parlando proprio di eventi e cose da fare nella vostra zona. Verificate anche gli hashtag più popolari nel vostro territorio, per esempio quelli ufficiali utilizzati dalla comunicazione turistica istituzionale.
#LOCALEXPERIENCE
I clienti stanno diventando sempre più consapevoli e attenti alle esperienze locali, alle tradizioni del territorio e alla provenienza del cibo. Se tra i vostri ingredienti al ristorante sono presenti presidi Slow Food, alimenti dop e e cibi della tradizione locale, non esitate a comunicarlo con un apposito hashtag. Stessa cosa per particolari attività, eventi, esperienze che caratterizzano la vostra area geografica.
#TYPEOFCUISINE
È fondamentale comunicare il tipo di cucina che il ristorante propone. Che sia cucina tipica, etnica, gourmet, fusion, utilizzare un hashtag dedicato vi aiuterà a intercettare con maggiore facilità il target di riferimento.
In alternativa, se il menù non si concentra su una particolare tipologia di cucina, utilizzate comunque sempre un hashtag per comunicare le offerte speciali, i nuovi piatti o le voci fuori menù. Le esigenze dei clienti sono sempre più specifiche. Mentre vanno diffondendosi stili di vita vegetariani e vegani, sono purtroppo in costante aumento problematiche legate alle intolleranze alimentari. Se il vostro ristorante propone anche menù attenti alle esigenze di queste e altre nicchie, è importante utilizzare l’hashtag che informi i potenziali clienti circa questa possibilità, dal momento che per molti rappresentano condizioni necessarie e imprescindibili nella scelta del ristorante.
#COMPETITORS
Infine, non dimenticate di controllare cosa fanno i vostri competitors. Per prendere spunto o differenziarvi da loro. Potrebbero essere stati creati degli hashtag che interessano anche la vostra struttura o dei trending topic di cui non siete al corrente.
Infine, ecco di seguito alcuni consigli più generali per costruire un hashtag performante:
- Non deve essere troppo generico (evitate hashtag tipo #hotel, #travel, #food, #cuisine e simili. Non caratterizzano la vostra attività e non sono di alcun interesse, in quanto nei loro cloud non è possibile trovare informazioni specifiche)
- Non deve essere troppo lungo
- Deve definire bene la vostra attività
- Deve essere immediato e facile da ricordare
In generale, utilizzateli con parsimonia. In particolare su Facebook, non è insolito imbattersi in post con mezza riga di contenuto e 150 hashtag che servono soltanto a distrarre l’utente dal reale contenuto. Meglio pochi e specifici, con l’aggiunta dei tranding topic di maggior interesse. Ma senza esagerare.
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