Cresce sempre di più la passione per l’outdoor e la natura, anche all’interno. Sembra una contraddizione in termini ma sempre più alberghi, spa e ristoranti rivedono i propri spazi per adattarsi al bisogno di legame tra ambiente naturale e persona.
Stanze sui toni del verde, arredi in legno, presenza di piante che creino un trait d’union tra interno ed esterno con elementi naturali protagonisti delle progettazioni. Lungo questa strada si inserisce il concetto di “design biofilico”, che implica l’integrazione dei principi e degli elementi naturali negli studi di design e architettura. Ciò include ad esempio l'installazione di un muro di piante all’esterno di un edificio, piuttosto che la semplice creazione di ampie finestre con telai dai colori chiari che si affacciano su un giardino.
Ma perché questo concetto è oggi più che mai di tendenza?
La maggior parte delle persone si sente meglio quando si trova in mezzo alla natura, tuttavia vive e lavora in spazi urbanizzati sconnessi dal mondo naturale. Il design biofilico risponde a questo problema e si lega tema della sostenibilità, della salute e del benessere.
Un trend in crescita
Il design biofilico non è più solo una tendenza, ma un'aspettativa e un bisogno. Le persone desiderano sempre più elementi ecologici, stimolanti ed esteticamente gradevoli nei loro uffici, nelle abitazioni, nei negozi e nelle strutture ricettive. “Perché una vista sul giardino può esaltare la nostra creatività; perché ombre e altezze instillano fascino e paura; e perché la compagnia degli animali e le passeggiate in un parco hanno effetti riparatori e curativi”, ha riferito la società di consulenza ambientale Terrapin Bright Green in un articolo del 2012 intitolato "The Economics of Biophilia”.
Ma la domanda rimane: perché dovremmo investire in nuovi arredi o in un restauro sui toni della natura? Ad aprile 2022 l’ente certificatore internazionale Green Key ha presentato una ricerca legata proprio ai benefici dell’utilizzo della biofilia nel settore dell’ospitalità. Durante il webinar sono stati identificati tre principali benefici:
- benessere, il contatto con la natura calma i nervi e coinvolge i sensi che reagiscono in modo istintivo ed emozionale;
- recensioni positive, gli hotel che utilizza design biofilico ne ricevono quasi il doppio rispetto agli altri;
- abbattimento dell’inquinamento urbano. Questo genere di architettura utilizza molte essenze naturali ed applica sistemi sostenibili che rendono la struttura a minore impatto ambientale rispetto alle altre.
Dalla creazione di oasi verdi all’uso di prodotti naturali: esempi di design biofilico
Il design biofilico passa per gli spazi commerciali e residenziali realizzati con componenti vegetali. Ne è un famoso esempio il Bosco Verticale, una coppia di grattacieli residenziali di Milano le cui terrazze ospitano oltre 900 alberi e piante. Facendo tappa in Vietnam troviamo invece il caso di AM House, progettata da CTA Architects che ha voluto integrare l’ambiente esterno con l’interno per offrire ai residenti uno spazio in cui dimenticare il trambusto della città di Ho Chi Minh e contemplare la natura. Gli interni sono rivestiti in legno scuro e pietra includendo speciali giochi d'acqua, mentre ampie finestre assicurano una vista sulla vegetazione da qualsiasi punto della casa.
Al contempo, l’utilizzo di materiali organici sta soppiantando le tecniche tradizionali dell’edilizia, a favore della creazione di progetti più eco-friendly ed economici. L’Atelier Luma ha puntato a richiamare la natura attraverso l’utilizzo di materiali organici per realizzare piastrelle a base di sale, alghe e scarti di girasole che si prestano a un’incredibile varietà di applicazioni. Le alghe hanno la proprietà di consumare CO2, mentre gli scarti di girasole sono ideali per l'isolamento e il fonoassorbimento.
Altro ingrediente essenziale e caratteristico del design biofilico è l’illuminazione, ispirandosi alle serre che fungono da vetrina per il verde offrendo luce e calore per tutto l’anno. Grandi finestre e pareti di vetro negli spazi abitati consentono di ottimizzare l’esposizione alla luce naturale e di ridurre le distanze percepite tra ambiente esterno e interno. Al Palm Court presso la Tenuta di Reschio in Umbria, gli spazi sono costellati di alte palme e mobili in bambù e gli ospiti possono sorseggiare un tè o un cocktail sotto un ampio tetto di vetro, coccolati dalla luce del sole.
Anche le strutture ricettive possono quindi intercettare il desiderio dei propri ospiti di riconnettersi alla natura cercando di integrare l’ambiente esterno con l’interno, trasformando spazi comuni e cortili in oasi verdi, privilegiando l’uso di prodotti realizzati con materiali organici, ma anche semplicemente pensando a un design dalle forme curvilinee che evochi il mondo naturale, o riempiendo gli spazi di piante e luce. Dalle pareti e i pavimenti alle strutture portanti, il design biofilico si può declinare con creatività in ogni aspetto di una progettazione volta a promuovere un legame sempre più forte con l'ambiente.
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