Dal design universale all’inclusione concreta, DI OGNUNO – Orizzonti Possibili racconta come innovazione e progettazione possano elevare la qualità dell’esperienza per tutti e aprire nuove opportunità per le imprese dell’ospitalità e della ristorazione.
Non basta più solo accogliere: oggi il vero obbiettivo è creare esperienze in grado di includere ogni ospite. È la trasformazione profonda che attraversa il settore HoReCa, dove le esigenze di ciascuno diventano centrali e l’accessibilità delle strutture si realizza anche con piccoli, concreti accorgimenti.
In questo contesto si inserisce DI OGNUNO, il progetto pluriennale di Hospitality – Il Salone dell’Accoglienza realizzato in collaborazione con Village for All – V4A e Lombardini22 che, anno dopo anno, esplora il legame tra ospitalità e accessibilità., traducendo concetti complessi come Universal Design e inclusione in soluzioni pratiche. La 50ª edizione della fiera, in programma dal 2 al 5 febbraio 2026 al Quartiere Fieristico di Riva del Garda, vede il debutto del concept Orizzonti Possibili, un viaggio esperienziale dedicato al turismo open air che combina design, neuroscienze e sostenibilità.
“DI OGNUNO è diventato per Hospitality un punto di riferimento imprescindibile, - racconta Giovanna Voltolini, Exhibition Manager della fiera, – perché non si limita a parlare di inclusione: la fa vivere. Il nostro obiettivo è che ogni imprenditore dell’HoReCa possa comprendere quanto le scelte progettuali possano trasformare radicalmente l’ospitalità. Anche in questa 50ª edizione rinnoviamo il nostro impegno nel mostrare in modo tangibile che l’accessibilità non è un obbligo, ma un reale e misurabile vantaggio competitivo, capace di arricchire l’esperienza e aumentare l’attrattività”.
Negli anni questo percorso ha dato vita a un dialogo continuo con gli operatori:
“Abbiamo visto imprenditori e professionisti entrare nello stand, sperimentare, e poi tornare nelle loro strutture con idee nuove. Spesso le soluzioni presentate in fiera diventano progetti replicabili nelle loro realtà, generando valore concreto per gli ospiti e per l’impresa stessa – continua Giovanna Voltolini. E l’attenzione non è solo agli aspetti strutturali - Il nostro obiettivo è che l’intera community del settore comprenda il senso profondo dell’accoglienza. Non sono le disabilità ad andare in vacanza, ma le persone, con le loro esigenze, desideri e aspettative”.
Il concept Orizzonti Possibili traduce questi principi in un percorso articolato, che interpreta il viaggio outdoor come metafora della vita e del turismo: l’inclusione non è un punto di arrivo, ma un orizzonte sempre aperto e in evoluzione.
“Ogni tappa, dalla Reception di Ognuno fino alla Mappa degli Orizzonti, è pensata per far percepire fisicamente e con tutti i sensi l’importanza di progettare spazi veramente accessibili –aggiunge Giovanna Voltolini. - Qui il visitatore può sperimentare, capire e immaginare quali suggestioni riportare nella propria realtà”.
All’interno del Padiglione B2, lo stand riproduce infatti le principali sfide del turismo open air e propone suggerimenti inclusivi e ripetibili.
“Abbiamo voluto trasformare il concetto di viaggio outdoor in un percorso che diventa esperienza concreta per tutti, - racconta Cristian Catania, Head of Universal Design di Lombardini22, che guida il team multidisciplinare nella creazione degli stand DI OGNUNO (la Reception nel 2024, la Sala Colazioni nel 2025, Orizzonti Possibili nel 2026). - Ogni spazio è pensato per essere percepito, attraversato e vissuto in modi diversi, con attenzione ai dettagli sensoriali che possono fare la differenza tra autonomia e difficoltà”.
La progettazione non è mai casuale.
“Abbiamo integrato architettura, neuroscienze, acustica, olfactive design e design espositivo per costruire un percorso immersivo – spiega Catania. - Le neuroscienze ci hanno permesso di comprendere come persone con diverse sensibilità percepiscono luce, suoni, materiali e stimoli tattili. Questo ci ha guidato nel creare aree di calma, percorsi sicuri e stimoli controllati, valorizzando la componente sociale della sostenibilità”.
Uno degli esempi più pratici è la tappa chiamata Sfida delle Pendenze, che permette di confrontare rampe al 5% e all’8% di inclinazione.
“Non è solo una prova fisica - aggiunge Catania - ma un esperimento che dimostra quanto il rispetto della norma non sempre garantisca comfort e autonomia. Pochi gradi possono segnare la differenza tra indipendenza e fatica. Questo è il cuore del nostro approccio: andare #oltrelanorma, offrire soluzioni belle, utili e fruibili da chiunque”.
Le tappe del Giardino Sensoriale e la Sosta del Viaggiatore completano il percorso coinvolgendo i cinque sensi. L’architetto Catania racconta come la luce circadiana, i suoni naturali e gli stimoli olfattivi siano studiati per generare benessere e inclusione:
“L’obiettivo è che ogni visitatore comprenda, con il proprio corpo e i propri sensi, cosa significhi progettare spazi realmente accessibili. Non si tratta di simulazione, ma di far vivere l’esperienza quotidiana di chi affronta barriere invisibili”. [E quel “chi” potrebbe essere ognuno di noi, in qualsiasi momento della vita, ndr]
DI OGNUNO - Orizzonti Possibili integra anche un sistema di wayfinding multisensoriale: mappe visuo-tattili, totem informativi e QR code con sintesi vocale rendono l’orientamento intuitivo per tutti, dimostrando che la progettazione inclusiva non limita la creatività, ma la arricchisce.
Nell’approccio multidisciplinare utilizzato per l’ideazione dello stand DI OGNUNO – Orizzonti Possibili, a design universale e neuroscienze si uniscono i principi ESG attraverso il riuso dei materiali, modularità e riduzione degli sprechi. Catania sottolinea:
“Orizzonti Possibili non è solo un progetto tecnico, ma un manifesto culturale: il design può trasformare il turismo open air in un viaggio di libertà per tutti, dove ciascuno può muoversi secondo i propri ritmi e vivere pienamente l’ambiente”.
L’inclusività come valore fondamentale e strategico per l’ospitalità è sottolineata anche da Roberto Vitali, CEO e cofondatore di Village for All – V4A:
“Investire in accessibilità non è un costo, ma una leva effettiva di crescita economica e culturale. Nel turismo open air, l’inclusione consente di ampliare i mercati, valorizzare il capitale umano e rafforzare la reputazione delle strutture. Orizzonti Possibili evidenzia come possa diventare un’opportunità innovativa, creando qualità per tutti gli ospiti, senza compromettere estetica e comfort. DI OGNUNO ha anche l’obiettivo di fornire strumenti utili ai professionisti. Attraverso il percorso immersivo e le soluzioni proposte nello stand, possono comprendere direttamente le difficoltà quotidiane che incontrano i loro ospiti e come materiali, pendenze o spazi progettati in modo non accessibile possano limitarne la libertà. Il risultato è chiaro: l’inclusione arricchisce l’esperienza e genera vantaggi misurabili anche sul piano economico”.
In questo contesto, il percorso formativo e la cultura inclusiva sono altrettanto centrali.
“Per rendere le scelte durature, è necessario lavorare sul piano culturale prima ancora di quello strutturale –conclude Vitali. - La formazione permette agli operatori di sviluppare competenze concrete e un nuovo sguardo sulle esigenze di accessibilità dei clienti. Solo partendo dalla consapevolezza e dalla competenza si possono generare cambiamenti reali e sostenibili”.
DI OGNUNO – Orizzonti Possibili invita quindi a vivere in prima persona un modello di ospitalità accessibile, dove il design, le neuroscienze e la sostenibilità convergono per creare spazi realmente fruibili da chiunque. La 50ª edizione di Hospitality – Il Salone dell’Accoglienza, che si terrà dal 2 al 5 febbraio 2026 al Quartiere Fieristico di Riva del Garda, rappresenta così un’occasione unica per esplorare nuovi scenari, imparare dai percorsi esperienziali e portare idee innovative nella propria attività. L’approccio immersivo di Orizzonti Possibili dimostra che rendere il turismo open air accessibile significa generare valore, competitività e inclusione, trasformando ogni scelta progettuale in un’opportunità per il settore.





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