Quale ruolo avrà la tecnologia sugli spazi dell’hotel?

Lunedì 15 luglio 2019

IoT è l’acronimo dell’espressione americana “Internet of things” e indica gli oggetti che si rendono riconoscibili e acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati su se stessi e accedere a informazioni aggregate da parte di altri. L’industria dell’ospitalità ha a disposizione un grande potenziale per aumentare le entrate e diminuire spese integrando le tecnologie IoT nelle attività operative, ma anche all’interno degli spazi dedicati agli ospiti, sempre più esigenti. Per implementare al meglio le soluzioni IoT in hotel, tenete d’occhio queste tendenze che stanno già cominciando ad avere un impatto sul settore dell’ospitalità

1. Automazione delle camera

Non è una novità che gli ospiti dell’hotel richiedano sempre più tecnologia ogni anno che passa. Se finora il problema è stato legato alla larghezza di banda per la rete Wi-Fi, utile per un numero sempre maggiore di dispositivi, domani la sfida sarà mantenere gli stessi livelli di comfort e connettività che i viaggiatori sono abituati ad avere a casa. L’automazione delle camere consente agli hotel di differenziarsi e far sentire l’ospite più a suo agio.

Ad esempio, Starwood Hotels & Resorts ha utilizzato una tecnica chiamata daylight harvesting, che consiste nel risparmiare energia e aumentare l’illuminazione interna regolando automaticamente l’efficienza energetica con illuminazione a LED basata sulla luce naturale rilevata all’ arrivo in camera.

Il Crown Plaza Times Square ha implementato un sistema di gestione dell’energia per ridurre i costi energetici regolando la temperatura mentre le camere sono invendute o temporaneamente non occupate. Ogni termostato intelligente è stato impostato per comunicare con un sensore di porta intelligente per riscaldare o raffreddare la stanza non appena un ospite apre la porta. L’implementazione del sistema di gestione dell’energia ha ridotto il tempo di funzionamento delle apparecchiature del 24%, oltre a garantire un risparmio annuale di $ 112.182. Integrando i controlli di comfort della stanza con le reti di sensori wireless, vi è l’opportunità di ridurre al minimo i costi energetici e di manodopera, migliorando allo stesso tempo l’esperienza degli ospiti.

2. Manutenzione preventiva

Il mondo sarà presto affollato di sensori per controlli e segnalazione di dati. Ottenere i dati giusti sarà banale, la sfida sarà setacciare tutti questi dati per ottenere preziose informazioni che consentano di risolvere problemi prima ancora che si verifichino. Gli hotel stanno utilizzando le tecniche di manutenzione preventiva per aiutare a prolungare la vita delle strutture e degli oggetti e, allo stesso tempo, ridurre al minimo i reclami degli ospiti per eventuali malfunzionamenti e disagi.

Per esempio, se un sistema di climatizzazione della stanza non funziona correttamente, il sistema invierà un avviso al personale dell’hotel in modo che possa essere riparato mentre l’ospite è lontano dalla stanza, in modo che il problema non sia nemmeno riscontrato. Questi sistemi di manutenzione preventiva possono persino aiutare un team a lavorare in modo più efficiente creando programmi di manutenzione basati sull’ utilizzo effettivo e su determinati orari.

Molti hotel, per esempio, stanno iniziando a utilizzare queste tecnologie per conservare l’acqua e prevenire i danni causati dalla stessa. Basti pensare che il costo medio di un bagno che perde a New York è di circa $ 2,74 al giorno, escluso il compito molto costoso di riparare al potenziale danneggiamento. Conoscere la portata del problema, è il primo passo per gestirla correttamente.

3. Mobile Engagement

Il numero di utenti mobile è aumentato drasticamente negli ultimi anni, ma la cosa più interessante è che le persone vi trascorrono sempre più tempo. Già dal 2014, gli americani trascorrono più tempo sul web con i loro dispositivi mobili che con i loro PC. Gli ospiti hanno quindi sviluppato aspettative tecniche particolarmente elevate per i prodotti che usano. Gli albergatori sono già consapevoli di questo impatto tecnologico, ben sapendo che ogni ospite arriva in hotel con almeno tre dispositivi da collegare. La tecnologia mobile ha prodotto un senso permanente di immediatezza e sta cambiando per sempre il modo in cui gli ospiti interagiscono con l’hotel e come si aspettano che l’hotel interagisca.

Queste sfide non saranno facili da affrontare, in quanto l’appetito degli ospiti continua ad aumentare, tuttavia, una strategia mobile-first potrebbe offrire a un hotel un vantaggio competitivo. Catene come Hilton e Starwood offrono ai loro ospiti la possibilità di aprire e chiudere le porte delle camere attraverso le loro app mobili usando la comunicazione wireless Bluetooth. Utilizzando keyless entry, questi brand stanno riducendo i costi di manodopera mentre aumentano soddisfazione degli ospiti, il tutto risparmiando tempo altrimenti speso alla reception.

4. Iper-personalizzazione

Proviamo a immaginare un’esperienza alberghiera nel futuro (nemmeno così lontano). Apri la tua app di fidelizzazione preferita e in pochi secondi prenoti la camera con la vista che preferisci e un letto king size. Il giorno dopo, la tua app ti avvisa che il tuo aereo è atterrato e chiama un taxi, il cui autista sa già dove sei diretto. La tua app sa quando arrivi in hotel e ti dà in automatico le indicazioni stradali, mentre il personale della reception ti accoglie chiamandoti per nome e ti chiede se hai bisogno di qualcosa. Tu vai direttamente in camera, apri la porta dalla tua app mobile via Bluetooth. Una volta che la porta si apre, le luci si accendono e la TV ti saluta con il tuo nome impresso sullo schermo. La stanza è già climatizzata con la temperatura che preferisci e nel frigo bar sono presenti le bibite che avevi richiesto.

Proprio come hanno cominciato a fare tanti software di CRM, sarà sempre più importante profilare gli ospiti in base alle loro preferenze in modo da offrire servizi personalizzati, fidelizzare e demandare alla tecnologia aspetti che consentano allo staff di avere più tempo da dedicare alle relazioni umane. Basti pensare al tempo che il check-in online è in grado di sottrarre agli aspetti “burocratici”, lasciando ai receptionist il tempo di parlare con gli ospiti.