L’industria del turismo punta su boomers e generazione X per la ripartenza

Lunedì 12 luglio 2021

Se Millenials e Generazione Z guidano i consumi dell’industria della cultura e dell’intrattenimento, Boomers e Generazione X esercitano maggior influenza – soprattutto per il profilo economico - nel settore del turismo e dell’ospitalità che è quindi propenso a guardare verso le priorità delle generazioni più anziane per affrontare il percorso di ripresa post-pandemia.

Secondo un rapporto del Financial Times, un boomer britannico su cinque è milionario. Negli Stati Uniti, boomers e anziani rappresentano il 70% della ricchezza delle famiglie e la generazione X è ricca cinque volte in più dei millennials. In Asia, le persone di età superiore ai 60 anni guidano un terzo della crescita dei consumatori nella regione. Cifre analoghe in Australia, dove gli over 55 costituiscono il 27% di popolazione, ma detengono più della metà della ricchezza famigliare.

Tra i primi a ricevere i vaccini, i più anziani sono stati anche tra i primi a considerare di nuovo il viaggio. All'inizio del 2021 gli operatori del settore hanno segnalato un primo aumento delle prenotazioni effettuate da persone di età superiore ai 50 anni. Questo risultato è stato ripreso da Airbnb, che ha registrato un aumento del 60% delle prenotazioni nei mesi di febbraio e marzo 2021 realizzati da persone over 60.

 

Recuperare il tempo perso

Boomers e generazione X si stanno orientando verso viaggi esperienziali, con il desiderio di rincontrarsi con i propri cari e abbracciare l'evasione, prestando prioritaria attenzione alla propria salute e sicurezza.

Particolarmente diffusa, in particolare tra i viaggiatori più anziani, la necessità di recuperare il tempo perso a causa del lockdown, che si manifesta in molteplici trend di viaggio. Tra questi, assumono maggiore rilevanza i viaggi multigenerazionali, complice la voglia di riconnettersi con la propria famiglia e i propri cari attraverso le tanto sospirate vacanze. Si spazia poi dalla preferenza a viaggiare entro i propri confini, nazionali o regionali, fino alla voglia di provare esperienze nuove e irripetibili e di vivere avventure gratificanti ma sicure, alla ricerca del giusto equilibrio tra evasione e comodità. Il viaggio in auto è inoltre considerato l’opzione migliore nel 2021, in termini di igiene e sicurezza, nonché per l’autonomia e la flessibilità che può comportare.

 

Alla ricerca del benessere

L'industria globale del turismo del benessere vale oltre 735 miliardi di dollari, senza segni di rallentamento, e si prevede che salirà a 1,2 trilioni entro il 2027. La pandemia ha accresciuto la consapevolezza delle persone e oggi i viaggiatori si aspettano un duplice approccio al benessere, dove i trattamenti scientifici si integrano con terapie olistiche volte alla rigenerazione emotiva e spirituale, in cerca di soluzioni sostenibili e servizi che li aiutino a vivere meglio e più a lungo.

In tale quadro, le cosiddette “zone blu”, cioè territori quali la Sardegna, il Giappone e la Costa Rica in cui la longevità è superiore alla media e il tasso di malattie croniche inferiore, diventano oggetto di esami sempre più attenti, di pari passo alla crescita dell’attenzione delle persone verso stili di vita più sani. Tra le zone blu designate troviamo ad esempio il resort Egnazia in Puglia, che mostra agli ospiti lo stile di vita locale offrendo lezioni di cucina e movimento, insieme a eventi sociali progettati per riunire la comunità.

 

Viaggi di lusso: dal turismo di prossimità alle esperienze più esclusive 

Tra i viaggiatori più anziani prevale ancora la cautela nel viaggiare all'estero e si fa più forte il desiderio di esplorare attrazioni della propria località, disposti a concedersi esperienze di lusso dando sfogo al proprio fondo vacanze e investendo tanto quanto si sarebbe speso per un viaggio all'estero.

Fattore chiave di questa tendenza, il senso di sicurezza generato dal ritrovarsi in un ambiente famigliare, come affermato da oltre la metà dei viaggiatori globali intervistati da Booking.com.

Le principali piattaforme di viaggio stanno quindi puntando a promuovere i tour locali, come Airbnb che nel 2020 ha lanciato la campagna Go Near per incentivare il turismo nazionale. Anche gli albergatori si stanno appoggiando a questo ritrovato apprezzamento del turismo di prossimità: sempre nel 2020, la catena di hotel boutique della Nuova Zelanda QT ha promosso la sua nuova sede di Auckland incoraggiando la gente del posto a prendere parte a una caccia al tesoro di cinque giorni per trovare le chiavi per “sbloccare” un soggiorno gratuito.

Non manca tra i Boomers benestanti l’interesse a immergersi in esperienze esclusive, tra cui spedizioni in jet semi-privati e tour di lusso per soggiorni prolungati, alla ricerca di opportunità irripetibili. A cavalcare l’onda, il tour operator Black Tomato che ha risposto lanciando una raccolta di viaggi legata a una lista ideale dei desideri, inclusiva di nuoto con la balene in Islanda e navigazione su una lussuosa barca lungo il Nilo.