Dopo due anni particolarmente sfidanti per il settore del turismo, hotel, strutture ricettive e ristorazione guardano alle nuove esigenze della clientela per rinnovare la propria offerta. Come viaggeranno gli Italiani? È molta la voglia di vacanza ma crescono anche i business travellers, la scelta di soluzioni a contatto con la natura, l’attenzione alla sostenibilità. In aumento anche il desiderio di riscoprire l’Italia.
Le abitudini dei viaggiatori italiani nel 2022
Secondo l’osservatorio EY Future Travel Behaviours, con la riapertura delle strutture ricettive, la ripresa delle attività lavorative in presenza e la generale voglia di “ritorno alla normalità”, si riscontra un aumento di viaggi per vacanza e lavoro. Cambiano tuttavia le attitudini, con il 74% degli italiani che sceglie la propria meta e il modo di viaggiare dedicando sempre più attenzione alla sostenibilità. È esplosa, infatti, una vera e propria “outdoor mania”. Già nell’estate 2021 un quarto degli italiani che aveva programmato una vacanza aveva optato per una soluzione en plein air: un trend in continua crescita, complice la sempre maggior considerazione soprattutto della generazione-Z a temi come l’inquinamento e la salvaguardia dell’ambiente. In aumento anche il fenomeno workation, ovvero la scelta di lavorare da remoto in luoghi di villeggiatura. Ne abbiamo parlato recentemente in questa news https://hospitalityriva.it/it/dettaglio-news/177
Quali sono, allora, le prospettive per il settore turistico?
Sicuramente una riscoperta del proprio territorio, una scelta evidenziata anche da Giorgio Palmucci, Presidente di ENIT, nel suo intervento durante la tavola rotonda di inaugurazione di Hospitality - Il Salone dell’Accoglienza, a Riva del Garda lo scorso 21 marzo, in cui ha sottolineato l’importanza di continuare a lavorare affinché l’Italia sia conosciuta non solo all’estero, ma anche dagli italiani. Per questo, come ribadito da Massimo Garavaglia, Ministro del Turismo, è fondamentale il continuo supporto delle istituzioni nel destinare risorse al comparto turistico per alzare il livello di qualità delle strutture, sia in termini di infrastrutture che di digitalizzazione e per valorizzare al massimo l’Italia.
Per rivedere la tavola rotonda clicca qui.
Sempre secondo la ricerca svolta da EY, tra le nuove tendenze troviamo le categorie “camping e glamping”, con strutture che offrono un soggiorno immersivo nella natura e nella cultura del luogo; “vacanza attiva e adventure travel”, con attività quali trekking, arrampicata, escursioni a cavallo, sport fluviali; “alloggi rurali e fattorie didattiche” e “cicloturismo”, che coniuga sostenibilità, ricerca di benessere e attenzione all’ambiente. Ma non solo, cresce anche l’esigenza di comprendere il fenomeno del nomadismo digitale, con strutture ricettive adatte ad accogliere questo nuovo tipo di clientela.
Come si nota dalla tabella, ha sempre un maggiore peso anche la crescente attenzione verso la scelta dei mezzi di trasporto: nonostante dubbi e incertezze dovuti alla pandemia, si assiste ad una ripresa dell’utilizzo del treno con due terzi degli intervistati che si dichiara disposto a pagare un sovrapprezzo per garantire la compensazione delle emissioni di Co2 dei propri viaggi di breve e lungo raggio. Diventa perciò sempre più importante per chi si occupa di ospitalità e ristorazione accompagnare il turista durante tutto il suo percorso di viaggio, dalla prenotazione alla scelta delle esperienze.
Per chi ha visitato Hospitality 2022 gli obiettivi per il futuro del settore turistico sono ormai chiari: sostenibilità, sicurezza e riscoperta del territorio.
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