“Il cocktail è solo una parte di quello che proponiamo ai nostri clienti. È necessario far vivere un’esperienza a chi viene nei nostri locali, perché sono loro gli amministratori delegati delle nostre attività.”
È questa la chiave del successo di un cocktail bar per Leonardo Veronesi, bartender internazionale e project manager di RPM-Riva Pianeta Mixology.
Lo abbiamo incontrato in una giornata di sole sulle sponde del Lago di Garda, dove si trova il suo Rivabar. Una giornata piena come è sempre quella di chi gestisce un’attività per il pubblico, sia che si tratti di ristorazione che di ospitalità. Perché
come sottolinea Veronesi “quello che conta è l’esperienza che offri. Devi raccontare il prodotto, la sua storia, i suoi ingredienti, la ricerca e lo studio che c’è dietro la sua miscelazione”. E per questo serve cura per la qualità, formazione e ricerca,
in altre parole va investito il giusto tempo per dare il giusto valore.
Secondo una recente indagine sui barman italiani condotta da CGA By NielsenIQ ed in collaborazione con AIBES (Associazione Italiana Barmen e Sostenitori), la netta maggioranza è soddisfatta del proprio lavoro e ritiene le proprie prospettive di carriera
stabili e durature. Soprattutto quando il lavoro si sviluppa nel settore dell’ospitalità e del fuori casa, in cui il 67% prevede in media una stabilità lavorativa di 9 anni. Questo anche in relazione alle opportunità per fornitori e produttori di
reclutare brand ambassador o sostenitori fidelizzati che scelgono spirits e ingredienti per gusto e qualità, non per moda.
Leonardo Veronesi, l’esperienza della mixology torna ad essere centrale anche in hotel?
“Sì, stiamo assistendo ad una crescente attenzione alla mixology di qualità nell’hôtellerie. Anche se manca ancora una vera consapevolezza del valore di questo segmento per il business alberghiero, molti mixologist si avvicinano a queste realtà per
le nuove opportunità che offrono loro. Il rito del cocktail è nato negli alberghi ed oggi sempre più il bar in hotel si sta trasformando in una voce indipendente, un servizio aperto anche ai clienti esterni”.
Non solo tecnica. Ospitalità e accoglienza sono due fattori che il mixologist non deve mai trascurare per il successo di un cocktail bar.
“Anche se il servizio di consegna a domicilio ci ha permesso di rimanere in contatto con il cliente, solo farlo ritornare a vivere all’interno dei locali ci consente di offrirgli un’esperienza completa. La tendenza del settore va verso l’abbandono
del concetto di cocktail bar fatto di musica ad alto volume e tanta gente, per mettere al centro il cliente e puntando su genuinità, personale qualificato e rapporto qualità - prezzo più elevato. I consumatori sono sempre più preparati, hanno voglia
di conoscere il lavoro alla base della preparazione del cocktail che scelgono e, soprattutto, vogliono vivere un’esperienza sensoriale a 360 gradi”.
Il valore dell’esperienza è fondamentale anche per chi propone un’offerta gastro-enoturistica, ne abbiamo parlato qui.
Quanto è importante la formazione in questo settore?
“La formazione deve essere sempre una priorità della mixology e di chi lavora in tutti i settori dell’ospitalità. Ma non ci si deve fermare solo all’apprendimento della tecnica. Ciò che conta è invogliare le nuove generazioni ad acquisire lo spirito
giusto per lavorare in questo mondo, perché il nostro non è un lavoro ma un vero e proprio stile di vita”.
Formazione e valorizzazione del Made in Italy diventano così anche due punti di forza per gli esperti del bere miscelato a livello internazionale.
“Bartender e bar manager italiani - conclude Leonardo Veronesi - hanno tutte le caratteristiche per distinguersi nel campo della mixology: senso dell’ospitalità, grandi doti creative e, soprattutto, un grande patrimonio culturale legato all’abbinamento
food & beverage. L’obiettivo principale oggi è quello di favorire lo scambio di idee, di sperimentazioni, a livello globale. Diamo così la possibilità a questi talenti di sviluppare idee nuove con tutti gli ingredienti che il nostro territorio
mette a disposizione, oltre che a produttori artigianali e di qualità e rivenditori affidabili di far crescere il proprio business”.
Esperienza chiama esperienza anche per l’edizione 2023 di Hospitality. Dal 6 al 9 febbraio a Riva del Garda l’offerta espositiva di RPM-Riva Pianeta Mixology,
l’area speciale dedicata a spiriti, liquori e miscelazione, si completerà con educational, masterclass e degustazioni con i più eclettici e talentuosi ambasciatori del bere miscelato. Un’opportunità anche internazionale grazie al
rapporto con FIBAR VALLADOLID, la fiera spagnola punto di incontro del bartending nazionale e internazionale, che porterà in Italia alcuni dei suoi migliori professionisti per un incontro e confronto su tendenze, strumenti e materie prime.
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