Hospitality on the road: commercio, turismo e servizi a prova di sostenibilità con FIPE ALTO ADIGE

Lunedì 6 Febbraio 2023

Prosegue il nostro viaggio tra ospitalità e territorio con la rubrica “Hospitality on the road” che fa tappa in Alto Adige, dove l’offerta turistica è sempre più orientata ad un’accoglienza green e sostenibile. Ne abbiamo parlato con Pietro Perez, segretario di categoria FIPE Alto Adige. Guarda qui la sua intervista: https://youtu.be/a_dCmNpZAZw 

Con oltre 5000 associati, l’Unione Commercio Turismo Servizi Alto Adige (parte di FIPE Alto Adige) rappresenta gli imprenditori nel commercio, nei servizi e nella gastronomia del territorio con l’obiettivo di perseguire lo sviluppo dei centri urbani. “Creare una rete di imprese locali, tra cui quelle nel settore della ristorazione e dell’ospitalità, consente di mantenere vivi i centri abitati e farne poli di attrazione turistica, garantendo la rivalutazione e lo sviluppo economico dell’intero territorio”, sottolinea Perez.

L’Unione fa la forza ed entra nella new era promuovendo la sostenibilità 
C’è qualcosa che contraddistingue il made in Italy e che emerge dalle interviste con i professionisti dell’HoReCa: un fil rouge che unisce territorio, promozione e sostenibilità.

Lo sottolinea anche Pietro Perez: “la sostenibilità è sempre stato un tema molto sentito in Alto Adige e sono numerose le aziende che offrono prodotti e servizi legati al territorio e all’economia locale, rispondendo giorno dopo giorno alle nuove esigenze del consumatore sempre più attento alle tematiche ambientali. FIPE, in collaborazione con Slow Food, lavora molto in questa direzione attraverso un grande lavoro di sensibilizzazione verso i propri associati per lo sviluppo sostenibile delle aziende del settore”.

Fondamentale anche il discorso legato alle energie, non solo rispetto alla crisi energetica e al contenimento del costo in bolletta, ma soprattutto verso un’ottimizzazione dei consumi con una gestione più efficace delle attività e soluzioni ad alta efficienza.

La sostenibilità ambientale è uno driver anche dalla 47ª edizione di Hospitality che riserva ampio spazio a questi temi, sia nell’offerta che nel ricco calendario di eventi.

Il fattore umano al centro della formazione
Pietro Perez non ha dubbi: “la formazione nel mondo dell’ospitalità deve andare oltre le competenze imprenditoriali”. Le soft skills sono fondamentali, e tra queste anche la passione, di cui ci aveva parlato Paola Schneider, presidente di Federalberghi FVG. A questo link la sua intervista https://bit.ly/PaolaSchneider .

Tra i fattori più importanti per chi lavora nell’accoglienza, che si tratti di bar, locali, hotel o pubblici esercizi, ci sono le capacità nella gestione dei rapporti personali, la gentilezza, l’empatia nell’approccio al cliente per creare curiosità e fidelizzazione nel consumatore che deve sentirsi al centro dell’offerta. La terza caratteristica, dopo le competenze imprenditoriali e le soft skils, che permette ai professionisti di distinguersi è la competenza digitale - ormai imprescindibile - sia personale che nell’efficientamento della propria attività.

“Ma nel settore dell’ospitalità e della ristorazione, oltre alla figura dell’imprenditore abbiamo il capitale umano che è il cuore di questo lavoro. Incentivare e creare possibilità di inserimento, percorsi formativi e dare un orientamento professionale, ci permettono di investire maggiormente sul fattore umano. Investire nel fattore umano è fondamentale per fare la differenza” ha concluso Pietro Perez.