Prosegue il boom del turismo all’aria aperta. Le figure strategiche dell’outdoor.

Lunedì 2 Ottobre 2023

Secondo i dati raccolti dal Ministero del Turismo, rispetto al 2022 il turismo lento e sostenibile prosegue nella sua crescita, con dati positivi in tutta Italia. Dai cammini ai bike tour, l’ospitalità all’aria aperta cresce anche nel camping e glamping e incrementa la sua offerta. Un’opportunità per tutto il mondo dell’Ho.Re.Ca. e anche per chi si sta affacciando alla professione. Ma quali sono le figure chiave del Turismo Outdoor?


Destination manager, mille skills con un unico focus

Quando parliamo di outdoor non possiamo non parlare di territorio, perché il turismo all’aria aperta non riguarda solo le strutture ricettive ma coinvolge l’enogastronomia, l’artigianato, lo sport e tutte le esperienze che si possono fare sul locale. 

Il destination manager è colui che è un po’ il gestore della destinazione - spiega Andrea Agazzani, Consulente e formatore Teamwork e project manager Ospitalità Natura. - Concepire questa figura solo in chiave turistica è limitante perché lavora anche per chi abita quella destinazione.” La parola chiave è quindi territorio, dove questo ruolo funge da collante tra le sue tante anime: da quella pubblica agli operatori dell’ospitalità, dalle iniziative private ai cittadini.


Andrea Agazzani su Outdoor e The People Industry

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A questa figura si lega anche una gestione accurata dello Iat - Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica. È una figura che può crescere molto e può reinventarsi in chiave digitale per diventare la voce che racconta, attraverso i canali ufficiali come Instagram, Facebook e TikTok, tutte le attività, i luoghi e gli appuntamenti. In questo modo lo Iat sarà un punto di aggregazione anche per dare informazioni sempre aggiornate e sicure. 


Camping, hotel, ristorazione: tutte le attività ma un’unica cabina di regia

A collegare le tante figure che lavorano nell’outdoor, uno strumento importante sarebbe una cabina di gestione che unisce un insieme di professionalità. Tra queste ci sono le guide che accompagnano gli ospiti nelle esperienze sul territorio, chi si occupa di tutte le comunicazioni, l’ufficio Iat, rappresentanti delle attività di ospitalità e di ristorazione, guidate dal destination manager. 

Lo sottolinea Andrea Agazzani: “è necessario un momento relazionale, di networking. I professionisti attivi nel settore dell’ospitalità open air, oltre ad organizzare le attività sono coloro che possono intervenire nel mantenere efficiente tutta l’infrastruttura del territorio, con idee innovative, sostenibili, gestendo i materiali informativi e coordinando i tanti eventi”. 

Fondamentale in questo rapporto è la relazione con e tra le persone, incluso chi abita e vive quel territorio, perché lo rappresenta. E accanto ai professionisti dell’ospitalità, entra di fatto nel THE PEOPLE INDUSTRY


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