“Una delle poche cose chiare riguardo la sostenibilità è che c’è molta confusione attorno a questo argomento”
Inizia così la nostra chiacchierata con Andrea Agazzani, consulente di Teamwork e formatore esperto in marketing relazionale, analitico e strategico, e in Customer Relationship Management per il settore dell’ospitalità.
Si parla molto e da molto tempo di sostenibilità, riduzione dell’impatto ambientale e ESG nell’HoReCa. Il rischio che rimangano sulla carta è alto ma sono ormai molti gli imprenditori della ricettività che hanno abbracciato la causa e ne stanno sperimentando il valore, anche economico, attraverso azioni che generano un cambiamento positivo toccando la percezione nell’ospite e, ancora prima, i dipendenti, il clima aziendale e la gestione del business.
Ma andiamo con ordine.
Andrea, C’è ancora bisogno di parlare di sostenibilità in ambito di ricettività?
La crescente consapevolezza riguardo ai cambiamenti climatici e ai loro impatti devastanti è uno dei principali motivi per cui la sostenibilità è diventata centrale nelle nostre conversazioni. Eventi meteorologici estremi, innalzamento del livello del mare, perdita di biodiversità e altre crisi ambientali hanno messo in evidenza la necessità di adottare pratiche più responsabili. Non si tratta più solo di un tema di interesse per gli ambientalisti, ma di una questione di sopravvivenza per l'intero pianeta.
La sostenibilità non riguarda però solo l'ambiente, ma anche gli aspetti sociali ed economici, come ad esempio lo staff e i fornitori. Dunque, parlare di sostenibilità non è solo una moda passeggera, ma una necessità impellente dettata dalle circostanze ambientali, dalle aspettative dei consumatori e dalle responsabilità sociali ed economiche. Vi sono 5 grandi blocchi di motivazioni per cui occorre affrontare la sostenibilità: gestionali, normative, finanziarie, commerciali e di visibilità.
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L’impegno verso la sostenibilità cosa comporta nell’ospitalità?
L’impegno alla sostenibilità deve abbracciare i 3 pilastri ESG: ambientale, sociale ed economico. In particolare, nella Guida alla sostenibilità, il manuale di Teamwork con il quale forniamo un aiuto alle strutture per orientarsi
in questo tema, abbiamo individuato 10 temi basilari che una struttura deve affrontare:
- i principali errori e le motivazioni per cui fare sostenibilità
- i principali costi, ricavi e i dati a supporto del fare sostenibilità
- come struttura un brand green nell’hospitality
- le certificazioni ambientali nel campo del turismo
- governance: sistemi, stakeholder e normative da rispettare
- greenwashing: impatti e come evitarlo
- ospiti e sostenibilità: cosa si aspettano dagli hotel
- scelta dei fornitori
- ruolo chiave dello staff
- come comunicare un’identità green
Quali benefici ne derivano, per il settore e per la struttura stessa?
La sostenibilità non è solo costi ma porta anche dei vantaggi e dei ricavi per l’azienda. Gli investimenti e i costi che generiamo [con azioni e misure nell’ambito della sostenibilità, ndr] possono tradursi in diversi tipi di ritorno per la struttura ricettiva, che vanno valutati in un’ottica di lungo periodo. Ciò è fondamentale per dare il giusto metro di paragone e di lettura e non incappare in un giudizio frettoloso di non convenienza. Infatti, i ritorni economici della sostenibilità si vedono dopo alcuni anni in quanto non producono nell’immediato un vantaggio ma vanno messi in sinergia affinché lo possano fare. Questo perché la sostenibilità, come detto, non è una mera leva per fare ricavi ma bensì un diverso modo di gestire l’operatività e di proporre soluzioni e servizi sul mercato. Possiamo individuare 4 grandi tipologie di benefici che sono: riduzione dei costi operativi; vantaggio commerciale; passaparola positivo; visibilità; networking; fidelizzazione dello staff
Qual è il tuo consiglio d’oro per una sostenibilità reale nell’hôtellerie?
L’azienda deve partire dal definire 3 situazioni basilari per affrontare questo tema:
- I valori guida, ovvero qual è la sua idea di sostenibilità (perché può tradursi sotto tanti punti di vista e approcci differenti) e condividerli con lo staff.
- Una roadmap delle azioni, cioè cosa si farà nel futuro, e ricercare i partner giusti per poter portare avanti le azioni (fornitori, associazioni e altro).
- Infine, comunicare l’impegno in modo da far capire che si sta creando un modo di fare turismo, che è un qualcosa di messo a disposizione dell’ospite e che è la struttura che offre un modo all’ospite per sentire di aver fatto la sua parte.
Nel ringraziare Andrea Agazzani per la disponibilità di questa intervista, ricordiamo che sarà tra i formatori che animeranno la Hotel & Co Arena, gli appuntamenti per albergatori, ristoratori e professionisti dell’HoReCa, realizzata in collaborazione con Teamwork, martedì 4 e mercoledì 5 febbraio a Riva del Garda. Scopri il programma!
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