La pandemia da Coronavirus ha avuto un impatto significativo sul comportamento dei consumatori: il 2020 è stato l’anno del vero e proprio boom del turismo outdoor. È questa la sintesi di un rapporto che ha analizzato il settore, rilevando come, nonostante l’incipiente crisi economica e i timori legati al Covid-19, i viaggiatori non si siano fatti scoraggiare, ma abbiano invece preferito questa forma di turismo, che privilegia, non a caso, gli spazi aperti, il contatto con la natura e la possibilità di perdersi in luoghi da favola, in montagna ma non solo, rispetto alle più gettonate località di villeggiatura.
Anche se molte conseguenze del Coronavirus saranno da valutare ancora nei prossimi mesi, uno degli ambiti che non ha patito la crisi è stato quello del turismo outdoor, dimostrando come gli amanti del genere non solo non abbiano perso la voglia di viaggiare, ma abbiano saputo ingegnarsi per cercare mete alternative in grado di coniugare da una parte la necessità di evadere dalla solita routine (e dai mesi trascorsi in casa per via del lockdown), dall’altra vacanze che garantiscano sicurezza e rispetto delle norme sanitarie. Il boom del turismo all’aria aperta ha portato molti a scegliere la natura per fuggire dalle città, ma anche dai luoghi affollati, registrando un boom anche per settori quali campeggio, escursionismo, bicicletta e pesca.
Nel gennaio 2020, la Outdoor Industry Association aveva soprannominato l'America una “Nazione al coperto”, poiché meno del 20% degli americani trascorreva del tempo all'aperto più di una volta alla settimana. Questa tendenza pre-pandemica è stata rapidamente trasformata nel marzo 2020, quando gli ordini di soggiorno e un nuovo apprezzamento e desiderio per la natura hanno spinto le persone verso i grandi spazi liberi, in un settore che diviene sempre diversificato e inclusivo. Di conseguenza, stanno emergendo nuovi servizi di noleggio e abbonamento per soddisfare il pubblico con un'avversione per le “cose”: via via che lo smart working diventa una modalità di lavoro consolidata, i consumatori cercano i modi migliori per compensare il tempo trascorso davanti allo schermo e negli spazi chiusi. Un recente sondaggio di Outdoorsy ha rilevato che il 72% degli americani prevede di intraprendere più viaggi su strada a causa di nuovi accordi di lavoro flessibili. Una nuova cultura collaborativa che sta fiorendo anche nello spazio esterno, creando un appeal virale: nel giugno 2020 le vendite di attrezzature da campeggio sono aumentate del 31%, raggiungendo i 605 milioni di dollari. Le tende da campeggio hanno assistito a un’ondata di vendite, così come amache e accessori elettrici portatili. La piattaforma Hiking Outdoor AllTrails il 23 maggio ha registrato un aumento del 163% su base annua di utilizzo, e le visite ricreative ai sentieri escursionistici e ai parchi nazionali stanno crescendo a una velocità tale che alcune località richiedono ora la prenotazione. Secondo l'American Hiking Society, gli Stati Uniti hanno registrato un aumento del 200% nell'utilizzo dei sentieri dalla tarda primavera. La popolarità delle biciclette è cresciuta da marzo in poi, con molti marchi e rivenditori che hanno esaurito le disponibilità.
Nell'aprile 2020, le vendite di biciclette tradizionali (e altri accessori) sono aumentate del 75% su base annua, raggiungendo il miliardo di dollari solo negli Stati Uniti. Nel Regno Unito, il negozio di bici da strada Sigma Sports ha registrato un aumento del 677% su base annua delle vendite di biciclette entry level nell'aprile 2020. In Europa, il mercato del noleggio di camper Paul Camper ha registrato un aumento del 100% su base annua delle prenotazioni, mentre negli Stati Uniti la piattaforma di noleggio di camper Outdoorsy ha registrato un aumento del 1.500% rispetto all’anno precedente. Nonostante il prezzo elevato, anche le vendite di camper hanno raggiunto livelli record. Quanto alla pesca, nel corso del 2020 non sono aumentate solo le vendite di canne da pesca e altre attrezzature, ma è stato segnalato anche un aumento delle licenze (pari al 230% nel Regno Unito, ma anche diversi Stati negli Usa hanno riportato picchi significativi).
Mentre l'economia del noleggio continua a guadagnare popolarità tra i consumatori, i concetti di rivendita e abbonamento si fanno strada in nuove categorie. In Europa le strategie di noleggio a lungo termine stanno iniziando a sconvolgere il sistema di bike sharing: Swapets, ad esempio, è un servizio di biciclette in abbonamento che addebita agli utenti una tariffa mensile fissa. Operando in sei Paesi, la società con sede nei Paesi Bassi elimina i problemi dalla manutenzione della bicicletta includendo riparazioni gratuite o una sostituzione completa entro 48 ore. Con oltre 200.000 clienti attuali, il concetto di micromobilità di Swapets si rivolge ai consumatori attenti alla sostenibilità. Un servizio simile, Buzzbike, a inizio 2020 è stato lanciato anche a Londra. La società di noleggio camper RVShare ha raccolto più di 100 milioni di dollari nell'ottobre 2020 per supportare le proprie operazioni dopo aver aumentato le prenotazioni del 650% da aprile a maggio 2020.
Man mano che lo spazio all'aperto diventa più diversificato e inclusivo, i marchi si attivano per creare i migliori prodotti e servizi anche per i nuovi consumatori dei “momenti all’aria aperta”, assicurandosi che le offerte di prodotti siano adeguatamente e perfettamente abbinate ai servizi (riparazione, noleggio o esperienza) che le persone possono sfruttare per risparmiare tempo e denaro. Sebbene i viaggi outdoor siano prevalentemente privi di tecnologia, i viaggiatori meno esperti sono alla ricerca anche di componenti aggiuntivi intelligenti: Merrell, in tal senso, ha attivato un servizio vocale che aiuta gli utenti a scoprire nuovi sentieri escursionistici mentre sono in movimento.
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