Identikit del turista del vino. È digital e sostenibile

Domenica 27 Agosto 2023

Il turista che unisce l’interesse per il vino all’esperienza in cantina si conferma uno dei profili più interessanti del mondo dell’ospitalità.

Dagli esperti wine lover ai sommelier, dalle famiglie ai gruppi di amici, in vacanza o per un giorno soltanto: i nuovi enoturisti sono ospiti curiosi di conoscere la realtà che visitano, hanno un potere di spesa medio-alto e portano anno dopo anno cantine, hotel e ristoranti allo sviluppo di un’offerta ricca di spunti innovativi e in linea con la politica di valorizzazione del territorio – non solo vitivinicolo - in chiave sostenibile.


L’enoturista alla scoperta di storia e tradizioni locali

Non più solo intenditori e appassionati. A scegliere le cantine e i vigneti come luogo per trascorrere le proprie vacanze ci sono anche tutti coloro che amano scoprire la bellezza, la storia, le tradizioni dei luoghi e della gente che ci vive, attraverso il piacere di assaporare un buon bicchiere di vino. Una vera e propria sfida per gli operatori del settore che vengono chiamati a strutturarsi per creare valore economico e culturale per le aziende del territorio e la comunità locale. 

Un turismo slow fatto di luoghi che offrono all’ospite un’accoglienza di qualità, in cui la tutela del patrimonio artistico e culturale si sposa con soluzioni ricettive green. Ne sono un esempio i piccoli borghi.

Ospitalità dei piccoli borghi tra storia e opportunità
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E così nascono cantine in dimore storiche o in edifici contemporanei, aziende di produzione che ospitano installazioni artistiche, dove buon bere, arte e cultura enologica si incontrano integrandosi perfettamente con il paesaggio naturale. Dagli incantevoli Templi di Agrigento, per esempio, nasce la Strada del Vino e dei Sapori della Valle dei Templi, un’associazione che riunisce 14 cantine, 6 oleifici, diverse aziende agricole e strutture ricettive tra alberghi e ristoranti in provincia di Agrigento e Caltanissetta per la promozione dell’enogastronomia locale attraverso alcune iniziative che culminano in una due giorni di incontri, talk show e degustazioni nel cuore del Parco archeologico.

 
In social media veritas

A scegliere una cantina o un’azienda vitivinicola per trascorrere la propria vacanza lontano dal trambusto della vita quotidiana, ci sono anche Millennials e Gen Z che scelgono la meta anche attraverso i social media. Sempre più orientati verso un viaggio che gli permetta di vivere un’esperienza olistica e multisensoriale - e condivisibile con i propri follower – ascoltano i pareri di wine influencer che spopolano tra Instagram, TikTok e YouTube.

Se consorzi e cantine si sono ormai affacciati alla comunicazione social dove utilizzano post e reels per presentare la propria offerta come vere e proprie vetrine, sono i wine influencer a trasmettere il desiderio di essere parte dell’esperienza.

Influencer marketing per l’ospitalità: trend e istruzioni per l’uso
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Come inserire gli wine influencer nella propria strategia di marketing?

  • Scegliere persone competenti, che sappiano raccontare il prodotto oltre all’emozione e alla location. 
  • Affidarsi ad un ambasciatore del marchio, che non comunichi per la concorrenza e rappresenti i valori del brand. 
  • Piccolo è – spesso – meglio. Non si parla di milioni di follower ma di nicchie fortemente interessate che hanno un rapporto di fiducia con digital content creator. 
  • Non limitare la strategia all’offerta di ospitalità o all’invio del prodotto per un wine tasting, coinvolgili in un progetto che sia in linea con la comunicazione di entrambi.