Il vino nell'ospitalità: non solo gusto, ma un viaggio nel territorio

Il vino, da sempre protagonista del mondo dell’ospitalità, crea esperienze dentro e fuori dalle cucine. Ristoranti, hotel e locali scelgono le etichette per attrarre i clienti più attenti, chi cerca un’accoglienza particolare, o chi vuole una maggiore immersione nel territorio. Dall’altra parte, i produttori affrontano il cambiamento climatico e l’evoluzione dei gusti dei consumatori, sperimentano nuove tecniche produttive rivoluzionando l’approccio alla viticoltura e alla sua fruizione in ristorazione e hôtellerie.

Un legame imprescindibile tra territorio e industria dell’ospitalità.

Ecco l’intervista a Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia.


Come sostenibilità e clima stanno ridefinendo i nostri calici


Con le temperature in aumento e la variabilità delle precipitazioni che si sta modificando, cambiano anche le caratteristiche dei vini. Per questo i produttori si trovano a dover rivedere le tecniche di coltivazione, privilegiando vitigni capaci di resistere alle nuove condizioni climatiche. Il riscaldamento globale ha impatto diretto anche sul consumo del vino, in particolare per i rossi di alta gradazione, che trovano sempre meno spazio sulle tavole estive. Si assiste così a un crescente interesse verso etichette con gradazioni alcoliche più basse, che possono essere servite a temperature inferiori, esaltandone la freschezza e la bevibilità.


Fondamentale in questo contesto è diventata la - spesso abusata - sostenibilità. Dalla gestione attenta delle risorse idriche al recupero delle acque reflue, passando per l’adozione di materiali che riducono l’effetto sull’ambiente durante l’imbottigliamento: ogni fase del processo produttivo è oggi oggetto di un’attenta revisione per scegliere sistemi che riducono le conseguenze sull’ecosistema. Una delle discussioni maggiori riguarda, per esempio, le tecniche di chiusura delle bottiglie: tappi a vite, in sughero o in vetro sono valutati non solo per la loro efficacia conservativa, ma anche per la loro responsabilità ambientale lungo tutta la filiera, dalla materia prima fino allo smaltimento. La ristorazione svolge così un ruolo fondamentale, selezionando prodotti di aziende impegnate in pratiche sostenibili e garantendo al consumatore un’esperienza consapevole e rispettosa dell’ambiente.


Sono tante le professionalità legate al mondo del vino, ne abbiamo parlato qui: “I professionisti del vino nell’ospitalità: dall’enologo al Wine Hospitality Manager”


Quindi, cosa cerca il cliente dalla cantina alla tavola? Il settore HoReCa continua a essere un punto di riferimento per il mercato del vino, sia in Italia che all’estero. L’attenzione deve andare però verso le nuove abitudini dei consumatori. Non solo qualità e sostenibilità; è fondamentale saper raccontare ciò che viene presentato nel bicchiere. Gli ospiti, soprattutto le giovani generazioni, sono sempre più interessati alla storia e la cultura che il comparto vitivinicolo rappresenta, prediligendo esperienze di consumo che vadano oltre la semplice degustazione.



Lo Spazio Vignaiolo di Hospitality per il futuro del vino


Un esempio concreto di come il settore stia affrontando queste sfide è rappresentato dallo Spazio Vignaiolo, la collaborazione di Hospitality con il Consorzio Vignaioli del Trentino che durante l’ultima edizione ha portato in fiera una collettiva di 80 cantine e che ritornerà anche nel 2026, dal 2 al 5 febbraio a Riva del Garda.